ECOLOGIA del tonno rosso a rischio
immergendosi nell’industria terraquea del mediterraneo.
Finalista FISU WORLD GAMES, nel campo della Sostenibilità. 2024
(Politecnico di Torino, 2023).
Il progetto mira a preservare l’ecologia del tonno rosso, attualmente in un punto critico a causa della pesca eccessiva e dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento, attraverso la creazione di isole artificiali, piantando foreste artificiali di kelp che permettono di preservare l’habitat del pesce.
Inoltre, l’obiettivo è quello di cambiare la situazione sociale e politica con l’intenzione di ripensare il pesce secondo l’antico concetto di Res-Nullius, quindi un bene comune che non può essere posseduto dalle persone e deve essere preservato dal controllo del Capitalismo.
Filato paracchi
Progetto di riqualificazione di una fabbrica di tappeti abbandonata.
2024, Torino (Italia).
Il progetto prevede il restauro conservativo del manufatto edilizio nella sua totalità, fatta eccezione per la struttura con copertura a shed al piano terra in condizioni non recuperabili e interamente sostituita da un involucro di acciaio e vetro.
L’obiettivo del progetto è creare “il quarto posto”, ovvero uno spazio a servizio della collettività, che comprende una residenza per studenti, attività educative e ricreative tipiche della “casa di quartiere”, attività commerciali e professionali per lo sviluppo di start-up giovanili.
centro maternità in senegal
2024, Ziguinchor (Senegal).
Il Centro maternità è realizzato seguendo le peculiarità dell’architettura vernacolare ed è stato progettato per offrire un’esperienza confortevole ai suoi utenti, dividendo lo spazio in tre zone con livelli crescenti di privacy e igiene. L’area pubblica è caratterizzata da un’accogliente sala d’attesa progettata per accogliere le diverse generazioni della rete di sostegno della donna. Questa zona è incentrata su un albero preesistente, che fornisce ombra e un senso di unità della comunità e può servire come spazio per l’educazione alla gravidanza, un parco giochi per i bambini e una zona pranzo comune. I reparti della seconda zona racchiudono un cortile privato dove le donne possono connettersi in sicurezza con la natura e condividere esperienze simili con altre persone. L’area più privata e igienica della Zona 3 è strategicamente posizionata più lontana dall’ingresso per garantire il massimo livello di sicurezza e protezione.
BEIJING FROM CENTRE TO THE CORNERS
Waiting Spaces in Beijing.
2024, Beijing (China).
Progetto realizzato in co-working con altri studenti universitari.
Durante la drammatica espansione della città, l’inflessibile geometria della città interna ha fatto sì che la nuova città diventasse
estremamente caotica nei quattro angoli eterogenei.
Gli angoli nord-occidentali e sud-occidentali non sono stati in grado di continuare a
di continuare a svilupparsi a causa della loro vicinanza ai monti Taihang. montagne Taihang. Al contrario, l’angolo nord-est formò una sorta di paesaggio iperprogettato a causa della il famoso CBD di Wangjing e l’autostrada che collega all’aeroporto internazionale. L’angolo sud-est è il più problematico, non solo a causa dell’insolita
irregolarità della sua forma urbana, ma anche perché l’autostrada di autostrada che collega Tianjin passa attraverso l’area, Tianjin, tagliando un territorio già caotico e rendendolo un’area relativamente un’area relativamente trascurata, con uno sviluppo stagnante per
anni di sviluppo stagnante.
Attraverso lo studio dell’angolo sud-est di Pechino, spazio di attrito è stato identificato, e queste aree sono state ridefinite nella speranza di collegare queste aree attraverso il concetto di verde urbano o di Terzo paesaggio per di rendere questi spazi di attrito isolati in uno spazio verde sistematico. spazio verde sistematico, da cui la definizione di verde sistematico. verde sistematico, per poi tentare di applicarla a un’area più ampia, ovvero un’area più ampia, cioè l’intera area urbana moderna di Pechino.
PALAZZO CARIGNANO
Applicazione della metodologia H-Bim all’architettura storica.
2024, Torino (Italia).
Il Palazzo Carignano, costruito nel 1679 da Guarino Guarini su richiesta del principe Emanuele Filiberto di Savoia nel centro della città di Torino, è un rilevante esempio di architettura barocca. Nel 1865, quando la capitale d’Italia fu trasferita da Torino a Firenze e poi a Roma, Palazzo Carignano perse il suo valore istituzionale e fu successivamente utilizzato con scopi diversi.
Attraverso il rilievo e l’applicazione della metodologia BIM al palazzo storico, è stato possibile ottenere una restituzione tridimensionale e successivamente approfondire il progetto in realtà virtuale, consentendo agli spettatori di effettuare tour virtuali.